CHIRURGIA PLASTICA EUMORFICA

Possiamo definire “chirurgia plastica eumorfica“ la chirurgia plastica che ottenendo “buona forma” del corpo porta a “buona forma” della mente.
È la chirurgia plastica che entra nel profondo della persona avendo capacità psicoterapeutiche e psicosomatiche .
La medicina, la chirurgia e soprattutto la chirurgia plastica possono utilizzare una visione psicosomatica nella diagnosi e nella terapia.

La “chirurgia plastica eumorfica” è la chirurgia plastica che indaga le motivazioni profonde che portano la persona a richiedere il cambiamento, che permette l’integrazione dei bisogni esterni con quelli interni, che nell’attuare il cambiamento non scinde la morfologia del corpo da quella della mente, che trasformando la persona nel suo insieme, armonizza il visibile con il non visibile.
La chirurgia plastica eumorfica è l’obiettivo a cui bisogna tendere in qualsiasi tipo di intervento, sia ricostruttivo sia estetico.

Ciò significa che il soma (corpo) e la psiche (anima) non possono essere considerati separatamente sia quando si parla di stato di salute, sia nella genesi della malattia.
La psicomorfologia ritiene che esista una relazione analogica tra il viso, il corpo e la personalità e in generale tra la forma esterna (soma) e la forma interna (psiche).

 

OBIETTIVI DELLA MEDICINA PSICOSOMATICA

La medicina psicosomatica è una corrente di pensiero che ha i seguenti obiettivi:

•    rafforzare il lato umano del rapporto medico-paziente;
•    ristabilire una modalità nella medicina centrata più sul malato che sulla malattia;
•    aiutare chi soffre e chi cura ad utilizzare al meglio le tecniche terapeutiche;
•    diminuire i fattori di rischio nelle malattie fisiche misurando variabili come la personalità dei pazienti, lo stile di vita, i modelli comportamentali e le relazioni interpersonali.

 

Si tratta anche di studiare l’interazione tra la vita emozionale e la psicopatologia umana.
Quando si altera l’emotività anche lo stato di salute spesso si altera.
Tutte le branche della medicina e della chirurgia sono coinvolte nell’approccio psicosomatico.
Correggendo le dismorfopatie si può innescare un processo di metamorfosi psicosomatica.

 

L’IMPORTANZA DELLA CHIRURGIA PLASTICA EUMORFICA

L’aspetto fondamentale di questo approccio è considerare l’impatto sulla psiche della trasformazione morfologica che la chirurgia plastica può operare.
Il processo di autoguarigione che si innesca nel paziente può essere osservato sia dal punto di vista medico-chirurgico sia da quello psicoterapeutico.

Nei casi osservati l’intervento di chirurgia plastica ha innescato un processo di autoguarigione a diversi livelli rinforzando sempre la buona immagine che il paziente ha di se stesso.
Per comprendere fino a che punto la chirurgia plastica possa influenzare l’immagine di sé è utile ricordare lo scopo di questa specializzazione.
Alle due branche che la compongono, che pur interagiscono e si completano, possiamo tuttavia attribuire funzioni diverse.

La chirurgia plastica ricostruttiva ha uno scopo essenzialmente funzionale, cioè ricostruire una struttura danneggiata a seguito di un trauma, un tumore o una malformazione.

La chirurgia plastica estetica, operando cambiamenti morfologici senza un legame diretto con la funzionalità organica, può essere utile nel caso di mancanza di autoaccettazione del proprio corpo. È una terapia che serve quando il paziente percepisce uno squilibrio morfologico, in un corpo senza anomalie di tipo funzionale.
L’obiettivo della chirurgia plastica estetica diventa quello di far sentire la persone “meglio nella propria pelle”, con una inevitabile ripercussione positiva sulla psiche.

Questi aspetti sono propri della chirurgia plastica eumorfica.

Per meglio comprendere la chirurgia plastica eumorfica è bene ricordare che il termine eumorfia deriva dal greco eu che significa bene, buono, e morphè che è traducibile con forma.

Cercando di dare una definizione si può dire che la chirugia plastica eumorfica è quella chirurgia plastica che opera trasformazioni ottenendo “buona forma” del corpo e “buona forma” della mente.


È una chirurgia che ha capacità psicoterapeutiche e psicosomatiche entrando nel profondo della persona.

È cioè quella chirurgia plastica che indaga le motivazioni profonde che portano la persona a richiedere il cambiamento, che permette l’integrazione dei bisogni esterni con quelli interni, che nell’attuare il cambiamento non scinde la morfologia del corpo da quella della mente, che trasformando la persona nel suo insieme, armonizza il visibile con il non visibile.
La chirurgia plastia eumorfica è l’obiettivo a cui bisogna tendere in qualsiasi tipo di intervento, sia ricostruttivo sia estetico.

 

 

Per approfondimenti sul tema:

Metamorfosi in chirugia plastica – Aspetti psicomorfologici

 

15_1

16_1big