Al Brescia Photo Festival, promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana e quest’anno declinato attorno al titolo “Testimoni”, è visibile la mostra “PercORSI. Le forme del ritratto nelle fotografie di Carlo Orsi”. Desideriamo segnalare a tutti quest’appuntamento perché è un modo per ricordare un grande fotografo, che ha realizzato intensi reportage per Interethnos Interplast Italy, con alcune delle foto più emozionanti che raccontano il nostro lavoro.
Carlo, uomo di grande cuore e sensibilità, fotografo e professionista di grandissimo spessore ha fatto veramente tanto per la nostra Associazione; partecipando in prima persona alle missioni, ha sempre avuto la capacità di cogliere con i suoi scatti il momento, trasferendo nell’immagine tutta l’intensità dell’attimo. Carlo Orsi condivideva la nostra passione e il nostro amore per i più deboli e i meno fortunati: lavorare al nostro fianco lo faceva sentire parte del progetto, esaudendo con la sua arte, un’intima necessità di far del bene, di rendersi utile. Nei lavori realizzati durante le nostre missioni, emerge questa sua incredibile capacità di mettere a fuoco particolari che agli altri sfuggono; l’attenzione ai volti, ai gesti, all’esistenza, alle atmosfere che gli permettevano di narrare, con le sue fotografie, le sfumature più profonde del dolore, quelle che neanche le parole riuscirebbero a rendere.
Carlo ci ha seguito in numerose missioni umanitarie aiutandoci così a documentare e divulgare la nostra attività.
La sua grande generosità l’ha poi portato a contribuire in modo tangibile alla nostra mission, donando a Interethnos Interplast Italy il ricavato delle vendite delle foto e dei libri di fotografia creati per noi, come “Io sorrido, tu sorridi” e il celebrato “Il singolo dettaglio”, due volumi che documentano le missioni in Tibet, Cina, Uganda, Bangladesh e Bolivia: immagini dirette, nitide e crude come la realtà che rappresentano.
La mostra che lo ricorda a Brescia, visibile fino al 31 luglio, rivela l’autenticità dei momenti spontanei e la relazione tra il soggetto e il suo ambiente, dimostrando la sua straordinaria versatilità nell’approccio al ritratto. Ogni immagine racconta una storia unica, incanalando la profondità dell’esperienza umana attraverso l’interpretazione sensibile e sofisticata dell’autore. Nelle novanta immagini, provenienti dall’Archivio Carlo Orsi, tutte stampate in camera oscura da negativo originale, ritroviamo ancora una volta la sua capacità di raccontare l’evolversi della società attraverso gli sguardi e le pose dei suoi interpreti.
“PercORSI. Le forme del ritratto nelle fotografie di Carlo Orsi”
Fino a domenica 21 luglio 2024
MO.CA – Centro per le nuove culture
Via Moretto, 78, 25121 Brescia BS