La mia tecnica chirurgica per ridurre al minimo le cicatrici
La ginecomastia è un aumento anomalo di volume del tessuto mammario maschile e può essere unilaterale o bilaterale. Un inestetismo che si verifica anche negli uomini giovani causando gravi disagi psicologici in situazioni aggregative, in palestra o in estate, quando l’esposizione del corpo è più frequente.
Si identificano tre diversi tipi di ginecomastia: ghiandolare, adiposa, ghiandolare adiposa e ghiandolare. A seconda della tipologia il trattamento chirurgico è diverso, per ottenere il miglior risultato con la tecnica più idonea alla risoluzione del problema.
La ginecomastia di tipo adiposo può essere trattata con la liposuzione anche per pazienti con significativi volumi e un certo grado di lassità cutanea. In questo caso la tecnica della liposuzione può non risultare sufficiente ma dovrà essere coadiuvata dalla rimozione della quantità di cute in eccesso che si effettua tramite incisione cutanea e lascia cicatrici nell’area pettorale.
La ginecomastia di tipo ghiandolare adiposa, di gran lunga la più frequente, viene generalmente trattata con liposuzione e con un’incisione a livello del complesso areola capezzolo, incisione necessaria per la rimozione del tessuto ghiandola in eccesso.
La ginecomastia di tipo ghiandolare, invece, richiede un’escissione più profonda. Gli autori descrivono differenti tipi di incisione per rimuovere la ghiandola. Un esempio è l’incisione periareolare inferiore, posizionala a semicerchio, dalle 3 alle 9, all’interno dell’area pigmentata dell’areola. Altro tipo di approccio è l’intraareolare con un’incisione nel semicerchio superiore intraareolare e la rimozione di un segmento a luna di epidermide in modo da prevenire , o correggere, la caduta o il ripiegamento su se stesso del complesso areola-capezzolo. È stato proposto anche un approccio chirurgico di tipo circumareolare. In modo da evitare cicatrici e possibili complicazioni nell’area areolare.
Interventi questi che lasciano sempre cicatrici, a volte anche evidenti, in un’area sensibile. Ridurre il numero e le dimensioni delle cicatrici è sempre stata la principale preoccupazione della chirurgia plastica.
Per non lasciare esiti cicatriziali troppo evidenti ho ideato una tecnica chirurgica per il trattamento delle ginecomastie di tipo ghiandolare adiposo che permette di asportare il tessuto ghiandolare e tessuto adiposo tramite due piccole incisioni. La tecnica Pull Through da me descritta nell’articolo uscito sulla rivista Plastic and Recostructive Surgery nel Febbraio 1996.
L’intervento si può effettuare sia in anestesia generale che locale assistita, la scelta è determinata dal volume da eliminare.
Le incisioni cutanee sono posizionate una lateralmente al pilastro ascellare anteriore e una sul lato destro dell’ipotetico solco mammario, dove le cicatrice residuanti risultano meno visibili.. L’incisione può variare da 10 a 12 mm per consentire il passaggio della canula necessaria per la lipoaspirazione, primo passaggio dell’intervento.
È importante effettuare un’accurata liposuzione, rimodellando il contorno periferico e isolando il tessuto ghiandolare, in questo modo se ne facilita la resezione. Durante la liposuzione, usando la cannula e passando ad un piano più profondo, si esegue una dissezione del parenchima ghiandolare preservando la fascia pettorale e un sottile strato di tessuto mammario e adipe.
Completata la liposuzione, il tessuto residuo può essere valutato con la palpazione per misurarne la quantità e la consistenza. Parte del parenchima da asportare viene trattenuto tra pollice e indice e bloccato. Lo strumento chirurgico deve essere immobile trazionato verso l’incisione in modo da poter asportare il tessuto ghiandolare.Occorre rimuovere piccole quantità di parenchima alla volta ed effettuare un meticoloso controllo dell’uniformità dell’area mammaria. A fine intervento deve essere sempre inserito un drenaggio da mantenere dalle 24 alle 48 ore dopo l’intervento.
l
Il vantaggio della tecnica di Pull Through è che il rimodellamento del torace maschile si effettua senza cicatrici visibili nell’area mammaria migliorandone l’estetica.