La storia di Ludovica e del suo seno, un dono di natura troppo abbondante. – Parte 2
La riduzione del volume del seno è un intervento di chirurgia plastica ed estetica conosciuto come mastoplastica riduttiva. Durante il colloquio informo la paziente dei benefici che questo intervento può portare e cioè togliere i disagi collegati all’eccessivo volume del seno come dolore alla schiena, difficoltà di respirazione, dermatiti dovute alla tensione del reggiseno e difficoltà ad eseguire alcune attività sportive.
La paziente mi chiede di spiegarle il motivo del perché alcune donne sviluppano un seno eccessivamente abbondante ed altre invece un seno proporzionato al proprio fisico. La risposta circa questa “differenza costituzionale” risiede nel fatto che mammelle di volume eccessivo possono derivare da fattori genetici ma anche da fattori ormonali.
La mastoplastica riduttiva è un intervento relativamente complesso che dà generalmente ottimi risultati, a condizione però che venga eseguito da uno specialista in chirurgia plastica, esperto nel rimodellamento del seno, all’interno di strutture debitamente attrezzate e autorizzate. Prima di procedere all’intervento di riduzione del volume è necessario sottoporsi ad un’accurata visita specialistica durante la quale il chirurgo misurerà le dimensioni, la forma e la posizione delle mammelle ed esaminerà la qualità e le caratteristiche dei tessuti mammari al fine di individuare il grado di ipertrofia mammaria e scegliere la tecnica chirurgica che consenta di conferire al seno un volume adeguato ed una forma armoniosa con un ridotto esito cicatriziale. Durante la visita il chirurgo eseguirà un’accurata anamnesi in modo da escludere la presenza che potrebbero compromettere l’esito finale dell’intervento.
Ho ritenuto utile riportare, qui di seguito, un elenco delle principali domande che mi sono sentito rivolgere da Ludovica ma anche da altre pazienti che si sono rivolte al nostro ambulatorio per un intervento di mastoplastica riduttiva.
Per chi è indicato questo tipo d’intervento?
La mastoplastica riduttiva è indicata per le donne il cui seno, essendo troppo voluminoso, può provocare una serie di disturbi come quelli elencati sopra e un disagio psicologico talmente intollerabili da compromettere la qualità della vita.
Esistono limiti di età per sottoporsi a una mastoplastica riduttiva?
Non esistono limiti di età per sottoporsi a questo tipo di intervento, ma è preferibile attendere il completo sviluppo del seno che avviene generalmente intorno ai 16 anni e in alcuni casi alla maggiore età.
Esistono rischi e complicanze per questo tipo d’intervento?
La mastoplastica riduttiva dà in genere ottimi risultati, di grande soddisfazione sia per la paziente sia per il chirurgo che la esegue. Come per qualsiasi altro intervento di chirurgia plastica, è necessario che ad eseguirla sia uno specialista in chirurgia plastica, esperto nel modellamento del seno e deve essere effettuata in strutture autorizzate. Per ridurre i rischi di complicanze è fondamentale seguire attentamente i consigli e le istruzioni del chirurgo prima e dopo l’intervento. Il fumo, per esempio, può aumentare il rischio di complicanze e causare ritardi di guarigione.
Quale anestesia si utilizza per un intervento di mastoplastica riduttiva?
L’operazione viene eseguita in anestesia generale e richiede una o due notti di ricovero in clinica.
In cosa consiste l’operazione?
Secondo il volume da ridurre, sono eseguite incisioni che possono essere effettuate solo intorno all’areola o, partendo dall’areola, scendere verticalmente fino al solco sottomammario e lungo la piega inferiore del seno . La mastoplastica riduttiva lascerà cicatrici che nella maggioranza dei casi diventeranno poco visibili ma resteranno comunque nascoste all’interno del reggiseno o del costume da bagno.
Cosa bisogna evitare dopo l’intervento, durante la convalescenza e nei mesi successivi?
Nell’immediato post operatorio è necessario l’utilizzo di un reggiseno contenitivo, da usare per i successivi 20 giorni. Dopo l’intervento è necessario rimanere a riposo per circa due giorni, a partire dal terzo giorno si potrà riprendere a svolgere le normali attività quotidiane evitando sforzi, saune, bagni turchi, palestra e l’esposizione al sole per favorire un regolare processo di cicatrizzazione.
Una prima medicazione è prevista entro la prima settimana dall’intervento ed una seconda medicazione la settimana successiva per la rimozione dei punti. Controlli successivi verranno definiti secondo la necessità.