Storia di Elisa e di Sofia, due diverse età, due diversi inestetismi del collo, due diversi approcci di chirurgia estetica
Il collo è una delle parti del corpo che invecchia più precocemente e, per “fragilità costituzionale”, deve essere oggetto di particolari cure e attenzioni anche per donne e uomini in giovane età. È formato in gran parte da tessuti molli che sottostanno, come tutti gli altri, alla passare del tempo, tendendo inevitabilmente a protrarsi verso il basso. Pensate poi a quali sforzi sottoponiamo il nostro collo, magari senza accorgercene, durante il giorno: lo giriamo , lo tendiamo, lo pieghiamo decide di volte. Gli imponiamo posizioni anomale, come quando siamo davanti al PC o magari leggiamo per ore sullo smartphone. E’ quindi normale, direi inevitabile, che si formino delle pieghe che ne rallentano la circolazione. La scarsa ossigenazione induce la pelle a produrre meno collagene ed elastina e il collo si riempie di rughe.
La pelle del collo è più sottile, delicata e più vulnerabile ai danni del tempo, dell’esposizione al sole e di altri fattori. A differenza della pelle del viso ha meno collagene e perde forza e “flessibilità” con l’età – un po’ come un elastico. Tutti questi fattori aumentano le linee sottili, pieghe, texture non uniforme e la perdita di tonicità.
Altro caso è invece la cosiddetta “pappagorgia”, o semplicemente doppio mento, cioè un accumulo di tessuto adiposo localizzato tra il collo e il mento. L’eccesso di adipe nel collo è un problema estetico che ha visto crescere le richieste di intervento per eliminarlo sia dagli uomini sia dalle donne. Nella maggior parte dei casi la perdita di peso può essere l’unica cosa di cui si ha bisogno, anche se, a volte, ci troviamo di fronte ad una vera e propria predisposizione congenita difficile da sconfiggere. Se è questione di genetica, il doppio mento è resistente a qualsiasi dieta e all’esercizio fisico ed è necessario intervenire chirurgicamente.
Due diversi problemi e due soluzioni differenti, come quelli che mi si sono presentati davanti durante l’incontro con madre e figlia, Elisa e Sofia, nel corso di un primo colloquio nel nostro ambulatorio.
Elisa ha 50 anni, è una donna molto piacente dal fisico asciutto ed evidentemente abituato ad un discreto allenamento. La pelle del suo viso, pur mantenendosi tonica, dichiara l’età ma quello che soprattutto attira l’attenzione è il collo, un reticolo di pieghe e rughe che non rende giustizia all’età della paziente. Sembra che viso e collo appartengano a due diverse persone.
In Sofia, invece, poco più che ventenne, il problema ha un altro tipo di consistenza. Il suo collo, sotto un viso fresco e un po’ paffuto, presenta i prodromi di un doppio mento già incipiente. Tempo un paio d’anni e, sarà più difficile intervenire, Sofia potrà esibire un inestetismo che è chiamato iconicamente “sindrome di Balzac”, visto che lo scrittore francese aveva un accentuato doppio mento.
Madre e figlia dimostrano un particolare disagio nei confronti del loro problema. Nel tempo, entrambe hanno provato molte terapie cosmetiche con risultati quasi nulli per cui hanno deciso di rivolgersi al nostro ambulatorio per valutare un intervento di chirurgia plastico risolutivo.
Per prima cosa spiego loro che si tratta di due tipologie di intervento diversi date appunto dalla differenza dell’inestetismo e dal tipo di tessuto su cui si dovrà intervenire.
Per Elisa sarà necessario, data la scarsa tonicità del tessuto, un lifting del collo per eliminare la pelle in eccesso e stirare la cute riducendo rughe e asimmetrie.
Per Sofia invece, data la giovane età e la presenza di tessuti ancora elastici, l’intervento da prendere in considerazione è quello di liposuzione.
Nell prossimo articolo racconteremo le modalità dei due interventi e daremo risposta alle domande più frequenti che i pazienti che si trovano a dover affrontare l’intervento pongono al loro chirurgo.